Quanto guadagna un calciatore di serie C?

“Quanto guadagna un giocatore di Serie C?” molte persone se lo chiedono e non hanno un idea ben precisa. Il tema si pone con naturalezza, soprattutto alla luce degli ingenti guadagni dei campioni di Serie A. Abbiamo preso in considerazione l’Associazione Italiana Calciatori, che indica quanto deve guadagnare (almeno per lo meno un calciatore di serie C), tenendo conto del lordo.

L’Associazione Italiana Calciatori ha suggerito una descrizione dei “minimi” promessi ai giocatori della Lega Pro per la stagione 2021/22, compreso lo stipendio minimo che i giocatori avrebbero diritto a percepire.

Compensi per gli allenatori di calcio

Cosa viene pagato un giocatore di Serie C?

Salario minimo dai 19 ai 23 anni (classe 1999 – 1996) € 20.263,00 lordi;
Salario minimo dai 16 ai 19 anni (classe 2003 – 2000) € 14.397,00 lordi; Formazione tecnica (classe 2000) € 10.665,00 lordi;
Salario minimo dai 16 ai 19 anni (classe 2003 – 2000) € 14.397,00 lordi;
Salario minimo dai 16 ai 19 anni (classe 2003 – 2000) € 14.397,00 lordi;

Gli istruttori

Il compenso annuo lordo minimo degli allenatori per la stagione in corso, 2021/22, è il seguente:

La retribuzione minima dell’allenatore della prima squadra è di € 25.885,00 lordi, mentre la retribuzione minima dell’allenatore della seconda squadra è di € 14.496,00 lordi.

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Quanto vale la pensione di un calciatore

Quando decidono di smettere di giocare?

I giocatori hanno anche diritto a un’indennità di fine rapporto (indennità di fine carriera), che nella loro situazione viene definita “fine carriera”.

Quanto prenderanno di pensione?

La pensione del calciatore professionista è stata istituita con la legge n° 366 del 14 giugno 1973, che imponeva alle società di calcio professionistiche il versamento dei contributi previdenziali all’ente preposto, l’ENPALS (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza ai Lavoratori dello Spettacolo).

Dal 1973 ad oggi, la legge ha subito significative revisioni, in particolare con i decreti legislativi 30 dicembre 1992, n° 566, e 30 aprile 1997, n° 166. Quest’ultimo aveva imposto un rapporto inversamente proporzionale tra gli anni di contribuzione richiesti a percepire il diritto alla pensione e l’età pensionabile.

I calciatori continuano a beneficiare della riforma Fornero, con uno speciale regime di armonizzazione in vigore fino al 2022, che consente agli atleti professionisti di andare in pensione all’età di 53 anni e 7 mesi (50 anni e 7 mesi per le donne).

Indennità di fine rapporto per i calciatori

Quanto vale la pensione di un calciatore?

Uno dei fondi più forti è il fondo sportivo e contribuire non è impossibile.
Un calciatore attivo può guadagnare fino al 33 per cento del suo stipendio annuo, fino a un massimo di 92.000 euro. Il suo costo annuale è fissato a 30.360 euro anche se guadagna di più (come fanno la maggior parte dei giocatori di Serie A).

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Tutto questo ovviamente ha un impatto negativo quando si tratta di percepire la pensione.

Se un calciatore di Serie A può aspettarsi di guadagnare 3.000 euro lordi al mese, le pensioni medie nelle serie inferiori (ad esempio Serie C) sono di 1.800-2.000 euro lordi. Ma solo se hai versato i pagamenti per un periodo di tempo sufficiente. In caso contrario si attiva solo la pensione minima mensile di 500 euro.

Cosa viene pagato un giocatore di Serie C

I giocatori extracomunitari che da anni giocano in squadre di tutta Italia e hanno versato contributi insufficienti avrebbero quindi perso tutto poiché Enpals e la Federcalcio accettano solo pagamenti da paesi UE o paesi con accordi bilaterali con l’Italia (come Brasile e Argentina).

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